1°Classificato”LA MIGLIOR ROBIOLA DI ROCCAVERANO DOP IN FIERA 2016″

ROBIOLA DI ROCCAVERANO D.O.P.

Formaggio grasso, fresco o a breve stagionatura, a pasta molle.

Prodotta nelle province di Asti e Alessandria, con solo latte di capra, o misto a pecora e vacca. Si presenta nella tipologia Fresco, con maturazione di 4-10 giorni; Affinato, se oltre 11 giorni. Sia Fresco che Affinato, denota aromi sensazionali e la pasta è morbida, umida, untuosa e adesiva. E’ un Presidio Slow Food.

TERRITORIO DI PRODUZIONE

Piemonte. Parte delle province di Asti e di Alessandria.

ORIGINE

Latte di Capra, Latte di Vacca

FORMA E DIMENSIONE

Cilindrica, con diametro di 9-14 cm, scalzo leggermente convesso, alto 2,5 -4 cm. Il peso varia dai 0,25 ai 0,40 kg.

STORIA

Nel 1899 il sacerdote Pistone scrisse i primi documenti storici di questo formaggio nelle cronache della parrocchia di Roccaverano, in relazione al periodo compreso tra il 960 e il 1860. La Robiola era commercializzata in particolare per essere esportata in Francia.

TIPOLOGIA DI FORMAGGIO PER TIPO DI LAVORAZIONE

Pasta molle

TECNOLOGIA DI LAVORAZIONE

Il latte crudo, addizionato con innesto naturale, viene lasciato acidificare. Durante l’operazione si aggiunge una piccolissima dose di caglio di vitello, dopo di che la miscela sosta fino a coagulazione acida (lattica) raggiunta. La cagliata è pronta allo spurgo in 24-36 ore, dopo le quali viene posta, senza alcuna rottura, in fuscelle, che favoriscono lo spurgo e la formatura. La salatura è a secco.

MATURAZIONE/STAGIONATURA

4-10 giorni

ABBINAMENTI

Per apprezzare le caratteristiche sensoriali è consigliabile assaggiare sia il prodotto fresco, sia l’Affinato. Si possono accostare vini rossi come il Barbaresco.

VALORI NUTRIZIONALI PER 100 GR

  • Valore energetico
    338 Kcal
  • Grassi
    27.7 g
  • Proteine 
    20 g

Le lattifere vivono allo stato brado cibandosi di erbe e sterpaglie delle colline piemontesi. Pertanto le differenze tra una Robiola e l’altra sono rilevanti: i fiori, le erbe e la flora batterica dei pascoli si trasferiscono nel formaggio. E’ Presidio Slow Food in quanto “..nel 1990 rimanevano soltanto 200 capi di capre di Roccaverano, ma ora proprio il rilancio del formaggio fatto con il loro latte ha dato l’avvio a importanti iniziative per la loro salvaguardia”.